Cos'è chiare fresche e dolci acque?

Chiare, Fresche e Dolci Acque

L'espressione "Chiare, Fresche e Dolci Acque" è un celebre verso tratto dal sonetto proemiale del Canzoniere di Francesco Petrarca, intitolato "Erano i capei d'oro a l'aura sparsi". L'intera strofa recita:

Chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna, gentile albero ove con sospiri mi volgo a riguardar...

Questa espressione, al di là del suo significato letterale di acque limpide, fresche e piacevoli al gusto, assume un significato più profondo e simbolico all'interno del contesto petrarchesco.

  • Simbolismo dell'Acqua: L'acqua, in generale, è un simbolo di purificazione, rigenerazione e, in ambito amoroso, può rappresentare la fonte delle emozioni e dei sentimenti. In questo caso, le acque chiare, fresche e dolci simboleggiano la purezza e la dolcezza di Laura, l'amata da Petrarca.

  • Il Luogo dell'Incontro: Le "chiare, fresche e dolci acque" identificano un luogo preciso, idealizzato e intimamente legato alla memoria di Laura. Probabilmente si tratta di un ruscello o una fonte dove Petrarca aveva visto Laura, e che ora è diventato un locus amoenus (luogo ameno) carico di ricordi e di significato affettivo. Questo luogo è quindi essenziale per la sua contemplazione e per il suo tormento amoroso.

  • Funzione Narrativa: L'immagine delle "chiare, fresche e dolci acque" serve a introdurre il lettore nel mondo interiore di Petrarca e a prepararlo al racconto della sua passione amorosa per Laura. Evoca un'atmosfera di serenità apparente che contrasta con il dolore interiore del poeta.

  • Influenza e Riferimenti: L'espressione è diventata proverbiale nella letteratura italiana ed è spesso usata per indicare luoghi di particolare bellezza naturale e purezza. L'immagine di queste acque è stata ripresa e rielaborata da numerosi poeti successivi, testimoniando la duratura influenza di Petrarca.